domenica 20 settembre 2015

Manilla Road “Crystal Logic(1983-Black Dragon)
Mark Shelton può essere considerato a tutti gli effetti se non “il”almeno “uno”dei padri putativi dell’Epic Metal,quel particolare stile di Metal capace di narrare epiche gesta di antiche e leggendarie età remote e ancestrali che si perdono negli abissi del tempo e nelle zone del crepuscolo dell’immaginazione umana,sempre desiderosa di riscoprire le proprie origini più mistiche e improbabili.Come diceva il padre della Sword & Sorcery e dell’ Heroic Fantasy,R.E.Howard,alla fine sarà comunque la barbarie a trionfare poiché la civiltà è soltanto un capriccio dell’umanità. In tale ottica il sound eternamente “old school”della band di Wycthyta sarà sempre paradossalmente attuale,proponibile e efficace,a dispetto dei progressi operati dalla tecnologia e dalle bands di “modern metal”,poiché racchiude in quei solchi che sanno di antico e di atemporale,un’epicità sanguigna che è l’essenza stessa dell’Heavy-Metal,ossia di un genere capace di trionfare proprio quando tutta la tecnologia sarà inutile,quando la fine dei tempi sarà una dura realtà e solo i più forti sopravviveranno.Come la “Volontà di Potenza”nietzcheana così magnificamente espressa in quel capolavoro cinematografico che è “Conan il Barbaro”del geniale John Milius,il metaller è l’incarnazione perfetta del guerriero spirituale che non ha paura della caduta della civiltà forte della sua anima d’acciaio e passionale capace di vincere le più totali avversità,quindi l’Epic Metal non è altro che lo spirito più profondo e battagliero di questa sacra musica e per certi versi anche il suo lato più mistico e filosofico.”Crystal Logic”segna la definitiva messa a fuoco dell’Epic insieme ai debutti in simultanea dei futuri Re dell’Epic newyorkese più mainstream,ossia Manowar & Virgin Steele.Le liriche di Shelton sono l’opera di un vero guerriero bardo moderno capace di unire in maniera unica e irripetibile diverse fonti mitologiche,mistiche & magiche nonché storiche all’occorenza,facendo convivere il pantheon nordico con il ciclo arturiano e le inquietanti visioni cosmiche e orrorifiche di H.P.Lovecraft con i terrori mistici di E.A.Poe,senza dimenticare il senso dell’avventura e della potenza espressiva di R.E.Howard.Il tutto accompagnato da un flavour positivo e costruttivo,il senso stesso dell’Epic che si sintetizza in quel grido di battaglia che è il”mai arrendersi!”.I riffs energici e a tratti anche spettrali(al limite del Doom,genere talvolta confinante con l’Epic più ossianico e sognante),i lunghi solos psichedelici quasi hendrixiani e le melodie evocative sono la ciliegina sulla torta che rendono questo album un capolavoro immortale e magico capace di reggere alla grande il trascorrere del tempo e ammaliare intere nuove generazioni di adepti.Da avere anche la magnifica riedizione della Golden Core Records,un doppio album pieno di chicche,duetti in sede live(come con la carismatica Marta Gabriel dei metallers polacchi Cristal Vyper),una fantastica interpretazione in chiave moderna di “Dreams of Eschaton”da parte dei misconosciuti Viron e altre sorprese.Anno Domini dell’Epic Metal!
                                                                                     Antonio Giorgio


Altri ascolti:”Open the Gates”/”The Deluge”/”The Courts of Chaos”/”Out of Abyss”/”Atlantis Rise”/”Gates of Fire”/"Mysterium"

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