Virgin Steele “The
Marriage of Heaven & Hell Part One & Part Two” (1994/1995
T&T/Noise Records)
Questo
doppio album è un vero e proprio manifesto dell’Epic-Metal più Vero e Ispirato
e dall’impatto sia Romantico che Barbarico,anzi Barbaric-Romantic come ama
definirlo DeFeis stesso.Una Saga non basata su un’unica storia(che troverà
sviluppo nel successivo e più ”Espressionista” “Invictus”traendo spunto da una
mini-storia che collega alcune songs dei 2 Marriage),ma su tante storie Epiche
e Mitologiche che trovano connessione nel rapporto diretto e interconnesso di
Bene & Male,Cielo & Inferno,Uomo & Donna,Dio & Uomo,trovando
soluzione in un’Unione,anzi un Matrimonio che solo in parte si ricollega e
involontariamente al famoso”The Marriage of Heaven & Hell”del Geniale Bardo
William Blake(il titolo non fu ispirato al poema blakiano,è una coincidenza,ma
il batterista della band,Girlchriest,fece notare a Defeis che il nome era lo
stesso di quel poema.Questo stando alle parole di Defeis,che a dire il vero non
sempre convincono al100%,soprattutto se
pensiamo al trattamento subito dal vero fondatore dei Virgin Steele,ossia il
povero e sfortunato Jack Starr)per via della forte componente filosofica
dell’aspetto concettuale dell’Opera.Basta vedere le covers per notare nella
prima Lucifero & Eva che si “uniscono” e nella seconda c’è il frutto(il
bambino)della loro Unione quasi blasfema per la morale religiosa corrente,ma
non certo per chi ha un’Immaginazione libera da condizionamenti. Canzoni come
“I Will Come for You”,”Emalaith”,”Victory is Mine”,”Crown of
Glory”,”Prometheus(The Fallen One)”, ”Devil/Angel”,”Blood & Gasoline”sono
entrate nella storia della band e del (Golden)Metal,così piene di
suggestioniEpiche,Romantiche, Filosofiche e Mistiche,ma dall’ impatto devastante
e molto”terreno”come solo i VS sanno fare,infatti DeFeis & company hanno
sviluppato uno stile che pur facendo sognare a occhi aperti risulta sempre
molto concreto & lontano mille miglia dalle pomposità esagerate e
evanescenti di molte Power bands nate negli anni novanta.Infatti difficile
definire il loro sound Power,il termine Epic è d’obbligo & molto più
significativo di bands come Manowar che rischiano talvolta(o spesso) di
diventare la parodia di loro stessi (pur essendo una band fondamentale per il
genere),Epic condito piacevolmente di umori bluesy,AOR e Class-Metal,a volte
Dark,Gothic,jazzy,ma soprattutto sinfonici,provenienti da Compositori come
Wagner,Liszt e Debussy(più negli albums successivi a dire il vero,visto
l’utilizzo di armonie”impressioniste”),senza dimenticare grandi classici come
Black Sabbath,Iron Maiden, Queen, Led Zeppelin e talvolta anche gli stessi
Manowar nobilitati dalla classe & dalla maestria colta & ispirata dei
VS.Oltre Blake(in particolare nel secondo capitolo),vengono citati &
rielaborati in ottica Epic anche Baudelaire,Byron,Shelley e tutta la Scuola
Romantica,Simbolista e talvolta anche Decadente.Fate vostro questo doppio album
e vi si schiuderà un’altra dimensione e un modo differente d’intendere il
Metal.La Nuova Età dell’Oro passa anche attraverso questi due capolavori. “Energy is Liberty!”
Antonio Giorgio
Altri Ascolti:”Noble Savage”,Age of Consent”(1997 Version),”Invictus”,”The House of Atreus I & II”,
”Visions of Eden”.
”Visions of Eden”.
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