domenica 23 agosto 2015

Virgin Steele “The Marriage of Heaven & Hell Part One & Part Two” (1994/1995 T&T/Noise Records)

Questo doppio album è un vero e proprio manifesto dell’Epic-Metal più Vero e Ispirato e dall’impatto sia Romantico che Barbarico,anzi Barbaric-Romantic come ama definirlo DeFeis stesso.Una Saga non basata su un’unica storia(che troverà sviluppo nel successivo e più ”Espressionista” “Invictus”traendo spunto da una mini-storia che collega alcune songs dei 2 Marriage),ma su tante storie Epiche e Mitologiche che trovano connessione nel rapporto diretto e interconnesso di Bene & Male,Cielo & Inferno,Uomo & Donna,Dio & Uomo,trovando soluzione in un’Unione,anzi un Matrimonio che solo in parte si ricollega e involontariamente al famoso”The Marriage of Heaven & Hell”del Geniale Bardo William Blake(il titolo non fu ispirato al poema blakiano,è una coincidenza,ma il batterista della band,Girlchriest,fece notare a Defeis che il nome era lo stesso di quel poema.Questo stando alle parole di Defeis,che a dire il vero non sempre convincono al100%,soprattutto   se pensiamo al trattamento subito dal vero fondatore dei Virgin Steele,ossia il povero e sfortunato Jack Starr)per via della forte componente filosofica dell’aspetto concettuale dell’Opera.Basta vedere le covers per notare nella prima Lucifero & Eva che si “uniscono” e nella seconda c’è il frutto(il bambino)della loro Unione quasi blasfema per la morale religiosa corrente,ma non certo per chi ha un’Immaginazione libera da condizionamenti. Canzoni come “I Will Come for You”,”Emalaith”,”Victory is Mine”,”Crown of Glory”,”Prometheus(The Fallen One)”, ”Devil/Angel”,”Blood & Gasoline”sono entrate nella storia della band e del (Golden)Metal,così piene di suggestioniEpiche,Romantiche, Filosofiche e Mistiche,ma dall’ impatto devastante e molto”terreno”come solo i VS sanno fare,infatti DeFeis & company hanno sviluppato uno stile che pur facendo sognare a occhi aperti risulta sempre molto concreto & lontano mille miglia dalle pomposità esagerate e evanescenti di molte Power bands nate negli anni novanta.Infatti difficile definire il loro sound Power,il termine Epic è d’obbligo & molto più significativo di bands come Manowar che rischiano talvolta(o spesso) di diventare la parodia di loro stessi (pur essendo una band fondamentale per il genere),Epic condito piacevolmente di umori bluesy,AOR e Class-Metal,a volte Dark,Gothic,jazzy,ma soprattutto sinfonici,provenienti da Compositori come Wagner,Liszt e Debussy(più negli albums successivi a dire il vero,visto l’utilizzo di armonie”impressioniste”),senza dimenticare grandi classici come Black Sabbath,Iron Maiden, Queen, Led Zeppelin e talvolta anche gli stessi Manowar nobilitati dalla classe & dalla maestria colta & ispirata dei VS.Oltre Blake(in particolare nel secondo capitolo),vengono citati & rielaborati in ottica Epic anche Baudelaire,Byron,Shelley e tutta la Scuola Romantica,Simbolista e talvolta anche Decadente.Fate vostro questo doppio album e vi si schiuderà un’altra dimensione e un modo differente d’intendere il Metal.La Nuova Età dell’Oro passa anche attraverso questi due capolavori. “Energy is Liberty!”  
                                                                   Antonio Giorgio
Altri Ascolti:”Noble Savage”,Age of Consent”(1997 Version),”Invictus”,”The House of Atreus I & II”,
”Visions of Eden”.

                                                                                  






                                       
                                                          

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