sabato 22 agosto 2015

Queensryche “Operation:Mindcrime”(1988 Capitol/Emi Records)
Uno dei capolavori massimi del Metal in senso stretto e non solo,del Rock in generale.Definito non a torto il”The Wall”dell’Heavy-Metal,il concept-album visionario messo su da Tate & soci è a tutti gli effetti ciò che avrebbero potuto fare i Pink Floyd se fossero nati negli anni ottanta suonando Metal e se fossero stati americani.Paragoni a parte i ‘ryche di Seattle sono stati capaci di creare un’opera concettuale immortale capace di rappresentare il presente ma anche di proiettarsi nel futuro(non è un caso che il non esaltante sequel sia combaciato con un’altra era Bush dopo quella post-reaganiana del periodo in cui fu pubblicato l’originale)con elementi di fanta-politica e thriller spionistico e dispotico degno dell’Alan Moore di”V for Vendetta”(non a caso altra opera ottantina parallela),in particolare con la creazione del malvagio e diabolicamente geniale Dottor X(ben interpretato in uno dei pochi momenti memorabili della seconda parte dal grande R.J.Dio)e con la struggente creazione della suora ex-prostituta Sister Mary,ispirata ad una ragazza vista da Tate in un club olandese durante la tourneè del grandioso predecessore”Rage for Order”,ragazza che ballava stringendo al proprio petto un orsacchiotto e vestita da suora.Anche l’elemento gotico/mistico dell’album è ispirato ad un fatto reale,ossia la visita del visionario e talentuosissimo singer di una chiesa di Seattle in pieno inverno con tanto di neve copiosa che scendeva dal cielo,visita in cerca di risposte che si tramutò nell’idea di fondo del concept poi esposto da Tate ai compagni di avventura. Un album quindi nato sotto una luce diversa dai predecessori e capace di tramutare in musica l’angoscia e la disperazione di una nazione leader in ogni campo ma anche vittima dei propri vizi,abusi e corruzioni a più livelli e soprattutto in grado di metter in luce il potere potenzialmente eversivo dei mass-media,capaci di manipolare e assuefare menti e cuori senza spina dorsale e carattere,da cui forse solo alcune minoranze come la nostra popolazione metallica ad esempio,riescono a salvaguardarsi e cercare vie”alternative”e ugualmente significative con la creazione di siffatte opere d’Arte. Art-Metal è forse un’etichetta più appropriata anziché l’inflazionato e limitante per certi versi “Prog-Metal”. Inutile andare a sezionare l’album,poiché va ascoltato da cima a fondo come un unicum,un’unica grande canzone o sinfonia/opera  metallica che racconta momento per momento la caduta,la redenzione e la sconfitta finale di Nikki,anti-eroe moderno ricco di contraddizioni e debolezze(la sua assuefazione alla droga e all’eroina in particolare)che anticipano anche la disperazione esistenziale delle future bands di Seattle,ossia quel movimento grunge che si mostrerà essere solo una meteora al contrario del Vero Metal di bands di confine come i Queensryche,capaci solo negli ultimi tempi di risorgere dalle proprie ceneri come una fenice grazie al buon Todd LaTorre,capace di riportali nei giusti binari metallici dopo le sterili sperimentazioni tatiane,singer di talento immenso ma anche capace di perdere il senso della propria vena creativa metallica in favore di sonorità eclettiche più discutibili e prive di pathos,quel pathos che il grande Metal riesce a trasmettere con potenza di significato e segno che qui trova espressione massima,in particolare in songs eterne come la mistica”The Mission”,la suite operistica e gotica graziata dall’incredibile voce di Pamela”Sister Maty”Moore e la conclusiva e drammaticissima “Eyes of a Stranger”,pregna di epicità evocativa e pathos tragico degna di un Teatro Greco e colma di crescendo e incredibili vocalizzi di Tate al top della maturità e potenza vocale,senza dimenticare l’altro renegade,il fido Chris DeGarmo,un’altra mina vagante del mondo metallico,troppo instabile psicologicamente per restare e dare altre perle dorate al nostro amato”movimento artistico”.Lode quindi ai vari Wilton,Rockenfield & Jackson per avere tenuto in piedi questa creatura cercando di rinnovarla con la dolorissima separazione dal carismatico Geoff Tate.
                                                                               Antonio Giorgio

Altri ascolti:”Rage for Order”/”Empire”/”Promised Land”/”Tribe”/”Queensryche”(2013)



           

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