Queensryche “Operation:Mindcrime”(1988 Capitol/Emi Records)
Uno dei capolavori
massimi del Metal in senso stretto e non solo,del Rock in generale.Definito non
a torto il”The Wall”dell’Heavy-Metal,il concept-album visionario messo su da
Tate & soci è a tutti gli effetti ciò che avrebbero potuto fare i Pink
Floyd se fossero nati negli anni ottanta suonando Metal e se fossero stati
americani.Paragoni a parte i ‘ryche di Seattle sono stati capaci di creare
un’opera concettuale immortale capace di rappresentare il presente ma anche di
proiettarsi nel futuro(non è un caso che il non esaltante sequel sia combaciato
con un’altra era Bush dopo quella post-reaganiana del periodo in cui fu
pubblicato l’originale)con elementi di fanta-politica e thriller spionistico e
dispotico degno dell’Alan Moore di”V for Vendetta”(non a caso altra opera
ottantina parallela),in particolare con la creazione del malvagio e
diabolicamente geniale Dottor X(ben interpretato in uno dei pochi momenti
memorabili della seconda parte dal grande R.J.Dio)e con la struggente creazione
della suora ex-prostituta Sister Mary,ispirata ad una ragazza vista da Tate in
un club olandese durante la tourneè del grandioso predecessore”Rage for
Order”,ragazza che ballava stringendo al proprio petto un orsacchiotto e
vestita da suora.Anche l’elemento gotico/mistico dell’album è ispirato ad un
fatto reale,ossia la visita del visionario e talentuosissimo singer di una
chiesa di Seattle in pieno inverno con tanto di neve copiosa che scendeva dal
cielo,visita in cerca di risposte che si tramutò nell’idea di fondo del concept
poi esposto da Tate ai compagni di avventura. Un album quindi nato sotto una
luce diversa dai predecessori e capace di tramutare in musica l’angoscia e la
disperazione di una nazione leader in ogni campo ma anche vittima dei propri
vizi,abusi e corruzioni a più livelli e soprattutto in grado di metter in luce
il potere potenzialmente eversivo dei mass-media,capaci di manipolare e
assuefare menti e cuori senza spina dorsale e carattere,da cui forse solo
alcune minoranze come la nostra popolazione metallica ad esempio,riescono a
salvaguardarsi e cercare vie”alternative”e ugualmente significative con la
creazione di siffatte opere d’Arte. Art-Metal è forse un’etichetta più
appropriata anziché l’inflazionato e limitante per certi versi “Prog-Metal”.
Inutile andare a sezionare l’album,poiché va ascoltato da cima a fondo come un
unicum,un’unica grande canzone o sinfonia/opera metallica che racconta momento per momento la
caduta,la redenzione e la sconfitta finale di Nikki,anti-eroe moderno ricco di
contraddizioni e debolezze(la sua assuefazione alla droga e all’eroina in
particolare)che anticipano anche la disperazione esistenziale delle future
bands di Seattle,ossia quel movimento grunge che si mostrerà essere solo una
meteora al contrario del Vero Metal di bands di confine come i
Queensryche,capaci solo negli ultimi tempi di risorgere dalle proprie ceneri
come una fenice grazie al buon Todd LaTorre,capace di riportali nei giusti
binari metallici dopo le sterili sperimentazioni tatiane,singer di talento
immenso ma anche capace di perdere il senso della propria vena creativa
metallica in favore di sonorità eclettiche più discutibili e prive di
pathos,quel pathos che il grande Metal riesce a trasmettere con potenza di
significato e segno che qui trova espressione massima,in particolare in songs
eterne come la mistica”The Mission”,la suite operistica e gotica graziata
dall’incredibile voce di Pamela”Sister Maty”Moore e la conclusiva e drammaticissima
“Eyes of a Stranger”,pregna di epicità evocativa e pathos tragico degna di un
Teatro Greco e colma di crescendo e incredibili vocalizzi di Tate al top della
maturità e potenza vocale,senza dimenticare l’altro renegade,il fido Chris
DeGarmo,un’altra mina vagante del mondo metallico,troppo instabile
psicologicamente per restare e dare altre perle dorate al nostro
amato”movimento artistico”.Lode quindi ai vari Wilton,Rockenfield & Jackson
per avere tenuto in piedi questa creatura cercando di rinnovarla con la
dolorissima separazione dal carismatico Geoff Tate.
Antonio Giorgio
Altri ascolti:”Rage for Order”/”Empire”/”Promised Land”/”Tribe”/”Queensryche”(2013)
Nessun commento:
Posta un commento