venerdì 16 luglio 2021

LINER NOTES & ANALISI di "GOLDEN METAL (The Quest for the Inner Glory)" a distanza di 4 anni e in attesa del nuovo album "IMAJICA":
INTRO: Sono un singer irpino che prima di arrivare al debutto rappresentato da questo ambizioso "Golden Metal (The Quest...)" ha registrato molti demo con vari progetti e altre bands, fatto numerosi provini internazionali per bands anche blasonate come Kamelot, Royal Hunt, Conception e molte altre e registrato un brano per il Tributo Ufficiale ai Virgin Steele ("By the Gods- A Noble Tribute to Virgin Steele") uscito per l'americana Majestic Metal Records e masterizzato e supervisionato da David Defeis stesso, leader dei Virgin Steele.
Questo lavoro ha avuto una lunga gestazione di un paio di anni per via di qualche cambio di line-up all'ultimo momento e per gli impegni dei membri della vasta line-up con le loro bands principali come Fogalord, Astral Domine e Blue Rose tra le altre. Il sound è molto genuino e non iper-prodotto, quindi particolarmente vero e suonato e le canzoni si contraddistinguono soprattutto per una particolare varietà stilistica seppur essenzialmente all'interno dello stesso Metal e Hard/Heavy Rock con qualche puntatina di tanto in tanto nella Musica Classica, Celtica, New Age e Soundtrack. Infatti l'album è un concept, in parte alchemico perché il Golden Metal del titolo è una mia creazione originale ispirato all'Alchimia stessa come concetto filosofico: infatti essa è Scienza dei Metalli e l'Oro è il Re dei Metalli e il Metallo più prezioso e nobile. Una perfetta metafora fatta mia propria per creare il mio Metallo sperando appunto che sia Nobile & Dorato. Track by Track: 1- GOLDEN METAL Si parte quindi dall'Epica title-track decisamente Dio/Virgin Steele/Fifth Angel oriented con un ritornello energico da cantare a squarciagola dal vivo e che viene riproposto in varie tonalità così come la intro, stile "Inno all Gioia" di beethoveniana memoria o "Liberty" di Steve Vai grazie alle multi-tracce registrate dal guitar-hero Luca Gagnoni, perfetto contralaltare per le mie modulazioni vocali che variano spesso arrivando a quasi 4 ottave, che viene riproposta in versione acustica e con variazioni nel finale. Il brano è un manifesto del mio credo filosofico e concettuale e sicuramente uno dei brani più vincenti del lotto di canzoni ripeto una diversa dall'altra. 2-LOST AND LONELY (DESPERATE DAYS) Si entra quindi nel vivo del concept dell'album che ha come protagonista un mio alter ego a nome Gabriel Raven, giovane musicista inglese in cerca del giusto riconoscimento e dell'equilibrio nella sua vita sentimentale e privata e anche di ciò che si nasconde dietro ciò che chiamiamo "Realtà", con la malinconica ma comunque epica a suo modo e reminiscente dei migliori Warlord del compianto Bill Tsamis (RIP) ma anche i Queensryche più AOR oriented "Lost & Lonely (Desperate Days)", il brano sicuramente più quadrato dei brani di "Golden Metal" generalmente strutturati e cangianti. 3-THE VISION Si prosegue con la progressiva e gotica "The Vision", un brano che in 4 minuti e 44 secondi sembra essere più Prog di tanti brani che durano 20 o 30 minuti, semplicemente perché in essa si ripete solo il chorus. Si inizia ad avvertire da questo brano il mio amore per certi Black Sabbath post-Ozzy e per il riff-rama di Tony Iommi e tra l'altro lo stesso Luca Gagnoni è parente di Iommi!! Buon sangue non mente, anche se il brano qui è suonato dall'altro chitarrista Enrico Di Marco, più Steve Vai/Eddie Van Halen (RIP)oriented rispetto al malmsteeniano Luca, forse meno virtuoso ma ugualmente creativo e personale nello stile e che mi ha aiutato molto nella composizione dei brani. 4/5-THE CALLING & THE VOICE OF THE PROPHET "The Calling/The Voice of the Prophet" spostano l'asticella stilistica verso il Power/Prog Sinfonico alla Kamelot e Virgin Steele, potremmo dire una forma di Romantic Metal intendendo l'influenza del Romanticismo tedesco ma soprattutto inglese visto che il brano è dedicato al mio artista preferito, il geniale William Blake, parte integrante del concept in un ruolo virgiliano e dantesco di Guida nel mondo Eterno & Immateriale che si distende dietro la cosiddetta Realtà dei 5 sensi ingannatori. Spuntano anche influenze celtiche che riportano anche ai grandi gruppi Prog del passato come ELP, YES & Jehtro Tull. 6/7/8- BEYOND HEAVEN & HELL SUITE: THE ETERNAL REBELLION/LUMINOUS DEMONS/KEEPER OF TRUTH Un Trittico pittosto particolare si palesa al centro dell'album formato dai brani "The Eternal Rebellion", "Luminous Demons" & "Keeper of Truth" e a nome "Beyond Heaven & Hell Suite". Le prime due mostrano ancora influenze marcatamente Virgin Steele (del doppio capolavoro dei due "The Marriage of Heaven & Hell"di blakiana memoria e infatti vi è un passo recitato da Blake proprio dal "The Marriage...") e Black Sabbath era Dio/Martin, così come nella conclusiva "Keeper...", altro tassello estremamente epico vicino alla title-track ma con un bellissimo cambio di tempo alla Iommi e un tocco Class-Metal alla Fifth Angel/Dokken davvero ottantiano e qualche passaggio stile gli Iron Maiden più epici di "Brave New World". Nel videoclip ho inserite immagini e scene dal Cult Libro & Film di CLIVE BARKER "CABAL (o "Nightbreed)" che si adatta molto bene al testo e al feeling. Ho in lavorazione anche un eventuale futiro concept sul capolavoro di Barker. 9-THE REAPER Si prosegue con la sabbathiana e doom "The Reaper", brano chiaramente ispirata alla poetica zombesca/cimiteriale del nostro Tiziano Sclavi e ai suoi Dylan Dog & "DellaMorte DellAmore" (citato nel finale con suggestivo recitato in italiano) e che pur nella sua goticità oscura non rinuncia alla melodia ben rappresentata nel finale. I Black Sabbath di "When Death Calls" da "Headless Cross" sono una evidente influenza come certi Candlemass, ma il tutto sempre filtrato attraverso il mio stile personale e con un assolo di Gagnoni degno dell'asso Marty Friedman. Brano molto strutturato e da un sapore Prog quasi seventies vicino anche a certi Atomic Rooster per vie degli organi o volendo ai nostri Death SS e Paul Chain. 10-FOREVER WE ARE ONE "Forever We Are One" invece è un altro numero Power/Prog decisamente Sinfonico come "The Voice...", più Dark e Epico, un mix tra Dream Theater, Royal Hunt, Virgin Steele e Kamelot. Ritornello epico e vincente da cantare a squarciare nei concerti. Ambientazione fantascientifica e testi filosofici e visionari alla "Blade Runner" e "Stati di Allucinazione" di Ken Russell (film presente nel lyric video pubblicato sulla mia pagina personale di Facebook www.facebook.com/antoniogiorgio7 ). 11-ET IN ARCADIA EGO SUITE ( Part I: Golden Ages (The Quickening) Part II: Human Gods Part III: The Emerald Table (As Above so Below) ) Questo album epico non poteva che chiudersi con il brano più ambizioso e epico del lotto,la Suite divisa in tre parti "Et in Arcadia Ego Suite" che ha il suo focus nella centrale "Human Gods" (le altre due parti sono atmosferiche e evocative intro e outro sinfoniche stile anche un certo Yanni e Vangelis con lo stesso tema ripetuto in chiave diversa, nell'intro in minore nell'outro in maggiore), baciata da riff Greci e alla Virgin Steele di "Invictus" e "House of Atrues I & II" e una cavalcata Power degna dei migliori Kamelot di "The Fourth Legacy" o dei Black Sabbath di "Die Young". 12- ALONE AGAIN Chiude come titoli di coda la cover della bellissima ballad dei mitici Dokken "Alone Again", fatta in coppia con Riccardo Scaramelli dei Blue Rose/Thunderproject e davvero personalizzata con uno stile più classicamente Metal pieno di feeling a volte del limite del Blues mischiato a un vibrato da Lirica come i grandi Dio, Halford, Tate e Dickinson e molti altri mi hanno insegnato creando lo stile Vocale del Metal migliore che tutti conosciamo e amiamo. . Anche la batteria di Nicolò Bernini colpisce per il suo suono caldo e naturale e tutti i musicisti hanno dato il loro prezioso contributo in maniera determinante, anche solo per un brano in alcuni casi. Da non dimenticare la versione "Golden Deluxe" in digitale con cover art differente e comprendente ben due cds, racconto lungo in italiano scritto da me, booklet esteso di 54 pagine, alternative mix e covers di band "Golden" come Kamelot, Virgin Steele, Black Sabbath, Queensryche, Bruce Dickinson, Conception e Dream Theater rivisitate secondo il mio stile come se fossero state scritte per la mia voce e provenienti come nel caso di Kamelot e Conception anche dai provini fatti per loro. Da non dimenticare nemmeno il bellissimo artwork curato da Jahn Vision Art (Jahn Carlini dei veneziani Epic Power Heroes Great Master) insieme a me come ideazione tra creazioni ex-novo e una copertina fortemente epica alla Ioannis ( l'autore della mitica copertina di "Awaken the Guardian" dei Fates Warning) e simbolica alla Kamelot di "The Fourth Legacy". STAY GOLD & STAY METAL always!! AG
P.S. Il disco continua a vendere e nell'attesa del nuovo se volete fatelo vostro con il lussuoso digipak di 3 ante con booklet di 16 pagine curatissime con tanto di liner notes e se volete posso anche firmarvelo se lo comprate da me sulla pagina BANDCAMP (lo trovate anche altrove ma a prezzi spesso salati).
www.antoniogiorgiometal.bandcamp.com www.facebook.com/antoniogiorgiometal www.gtmusic.it www.andromedarelix.com www.pickuprecords.it https://www.pickuprecords.it/golden-metal-the-quest-for-and060-8003703600609.html

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